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Rovereto, 11 novembre 2013
«Alberi, le soluzioni ci sono»
Pozzer (Verdi) attacca la giunta, riguardo al taglio delle piante: «Ma serve capacità amministrativa»
da l’Adige di lunedì 11 novembre 2013

Continua a far discutere il taglio delle piante ai margini delle vie cittadine. L’ultimo intervento in ordine di tempo, è quello che ha preso il via in via Benacense, dove sono stati eliminati quatto alberi e dove - quando sarà finanziato l’intero progetto di ristrutturazione della strada - saranno sradicate tutte le piante che attualmente garantiscono ombra alla via.

Per quel che riguarda via Benacense, l’amministrazione ha spiegato la necessità dell’intervento con i danni che le radici delle piante avevano causato ai sottoservizi.

Ma questa spiegazione non convince i Verdi, da sempre impegnati nella battaglia per difendere le piante.

Che rilanciano. Ci sono altri metodi per raggiungere entrambi gli obiettivi: garantire i servizi e avere dei viali alberati. «In paesi e città dove è presente uno spirito ecologista, i problemi di eccessiva radicazione si risolvono in maniera diversa - osserva Ruggero Pozzer – I metodi risolutivi sono sostanzialmente due. Il primo corrisponde a una manutenzione vegetativa che con potature, ricorrenti e calendarizzate, riesce a ridurre drasticamente lo sviluppo ponderale delle piante, mantenendole accettabili dal punto di vista della fruibilità urbana. Tali manutenzioni a Rovereto sono da anni praticamente inesistenti e le piante, libere di espandersi, provocano i disagi evidenziati».

Poi c’è la seconda opzione: la sostituzione in alternanza. «Viene così calendarizzata, in un lasso di tempo quindicennale, la sostituzione di una pianta ogni tre o quattro ogni cinque anni - spiega ancora Pozzer - In tal modo il risultato estetico, paesaggistico ed ecologico risulta rispettato evitando la soluzione di continuità nella fila alberata. Contestualmente dove avviene il singolo espianto si possono agevolmente mantenere i sotto servizi e la pavimentazione. Un intervento di questo tipo forse produrrebbe anche un risparmio economico e certamente permetterebbe di affidare i lavori a piccole ditte locali che non sarebbero in grado di gestire un complessivo intervento su tutta la via. Quanto esposto è certamente possibile dove esiste una buona capacità organizzativa, impegno amministrativo e sensibilità ambientale; ove fosse reale una Rovereto green, differente da questa Rovereto “gray”».

 

 

  Ruggero Pozzer

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